Una cultura e una presenza più forte della difesa
Articolo pubblicato nella rivista Minori Giustizia N. 1/2014
Capitolo 3/ L’avvocato esperto in diritto di famiglia: una specializzazione etica
Una cultura e una presenza più forte della difesa
di Rita Perchiazzi
Introduzione
1. Il vuoto normativo
L’avvocato che scelga di prestare la propria attività in ambito minorile e familiare si trova a dover fare i conti con una normativa talvolta farraginosa e frammentata, a volte fin troppo scarna. Gli interventi legislativi che si sono susseguiti negli ultimi anni, le riforme annunciate e quelle paventate hanno avuto l’effetto di amplificare lo smarrimento, sia per il permanere di enormi lacune normative, sia per il proliferare di prassi attuative disparate. Del resto, anche sotto il profilo deontologico, i punti di riferimento sono molto pochi, stante l’assenza di disposizioni specifiche nel codice deontologico forense riguardante i principi e la modalità di esercizio dell’avvocatura.
Tuttavia, la peculiarità della materia e la delicatezza degli interessi coinvolti richiedono cautele particolari e una altissima professionalità. Ecco, allora, per il difensore la necessità di ricercare un orizzonte di senso al proprio operato e lo sforzo di dotarsi di regole condivise.