Intervento all’VIII Conferenza nazionale dell’Avvocatura

L’avvocato Perchiazzi interviene alla VIII Confernza Nazionale sull’Avvocatura, svoltasi a Napoli nella prestigiosa sede di Castel Capuano, dal 16 al 18 gennaio, in qualità di Vicepresidente dell’Unione Nazionale Camere Minorili.

Forti le contestazioni espresse da molte componenti dell’avvocatura nei confronti degli ultimi interventi governativi in materia di giustizia, caratterizzati, ancora una volta da mancanza di sistematicità e volti a deflazionare il contenzioso, anche attraverso l’imposizione di seri ostacoli all’accesso alla giustizia.

L’avvocato Perchiazzi evidenzia, in particolare, il gravissimo danno alle categorie meno abbienti che deriva dalla riduzione dei compensi spettanti ai difensori delle parti ammesse al patrocinio a spese dello Stato.

Guarda il video: http://www.radioradicale.it/scheda/400604

Di seguito il testo dell’intervento

<<Ringrazio l’OUA per l’invito.

Ringrazio anche l’ordine degli avvocati di Napoli per la calorosa ospitalità che mi ha fatto rivivere alcuni bei momenti del congresso di Genova.

Di quel congresso mi colpì molto la forte contestazione all’allora ministro della giustizia: il risultato è stato che lui ha fatto carriera e la nave, metafora della giustizia italiana, è affondata!

Cavalcando il paragone si può dire che, sì, è vero, la nave è stata tirata in secca, ma dopo tutto il tempo passato sott’acqua, cioè senza risorse, senza <<manutenzione>> (prof. Costantino) è diventata un relitto!

Allora, noi avvocati dobbiamo decidere su cosa far sentire la nostra voce: in tempi di crisi e di spending review, è fisiologico che si vadano a cercare economie di spesa anche nel settore giustizia; ciò che invece non si può accettare è da un canto l’imposizione di ostacoli sempre più pressanti all’accesso alla giustizia, dall’altro che gli avvocati siano colpevolizzati del cattivo andamento della giustizia e tirati a fondo insieme al relitto.

Noi avvocati non svolgiamo solo una funzione difensiva ma anche una importantissima funzione sociale, che nel settore di cui mi occupo, quello minorile, è più che mai significativa: noi spesso siamo chiamati a svolgere il ruolo di curatori/tutori dei minori, e quindi siamo chiamati ad una serie di adempimenti che svolgiamo senza alcuna remunerazione, trattandosi di un munus, un ufficio gratuito.  Spesso siamo nominati difensori d’ufficio degli stessi minori o degli adulti nei procedimenti di adottabilità o de potestate, ed in tale veste ci occupiamo di materie delicatissime e particolarmente sensibili; in questi procedimenti, i nostri assistiti sono persone fisiche che, per definizione, appartengono a fasce sociali svantaggiate, la cui unica possibilità di accedere alla difesa è quella di avvalersi del patrocinio a spese dello Stato.

Orbene, io ritengo che nell’ambito delle iniziative che i nostri organi di rappresentanza politica assumeranno per fronteggiare i vari interventi umilianti per l’avvocatura, occorrerà da un canto rimarcare proprio la nostra imprescindibile funzione sociale, che oggi si arricchisce di un dovere etico di tutela dei diritti fondamentali, di ogni individuo e dei soggetti deboli in particolare.  Dall’altro, non si potrà tacere su questioni cruciali , come la riduzione dei compensi nell’ambito del patrocinio a spese dello Stato, che si traduce in un gravissimo ostacolo per l’accesso alla giustizia ed in un ulteriore svilimento della nostra professionalità.

Venendo al tema dell’odierna tavola rotonda (art. 39), il nuovo ordinamento forense ha tracciato la strada su cui muoversi e l’Unione Nazionale Camere Minorili non intende sottrarsi al lavoro che sarà avviato per elaborare uno statuto, che possa fugare ogni dubbio in ordine ai compiti, alle prerogative ed alle modalità di funzionamento dell’istituendo organo, salvaguardando al contempo la centralità del congresso forense come massima espressione di tutte le componenti ordinistiche e associative dell’avvocatura.

Vorrei suggerire di prevedere, in detto statuto, un sistema che consenta un maggiore approfondimento di tematiche giuridiche specifiche (attraverso la previsione di commissioni o settori di ricerca), affinché l’organismo possa esprimere proposte politiche non solo sui temi della politica forense in generale, ma anche su questioni di settore, come, a titolo di esempio, il diritto minorile.>>

Share:

Author

Avv. Rita Perchiazzi

Avv. Rita Perchiazzi

L'Avvocato Rita Perchiazzi è iscritta all'Albo dell'Ordine degli Avvocati di Lecce dal 23 luglio 1997,Ha studio in Lecce. Si è perfezionata in Diritto Minorile e si occupa prevalentemente di questioni concernenti le persone, la famiglia, la filiazione e l'adozione. Si occupa altresì di diritto del lavoro, con particolare riferimento alle problematiche del mobbing e della tutela antidiscriminatoria dei lavoratori e delle lavoratrici. Da aprile 2019 è Consigliera dell'Ordine degli Avvocati di Lecce. Nel Consiglio riveste il ruolo di coordinatrice dell'Osservatorio Famiglia e Minori, di componente della Commissione Patrocinio a spese dello Stato, dell'Osservatorio civile e di numerose altre commissioni. Da aprile 2016 ad aprile 2019 è stata Presidente dell'Unione Nazionale Camere Minorili, associazione maggiormente rappresentativa e specialistica di diritto minorile e di famiglia. E' stata a lungo Presidente della Camera Minorile di Lecce e continua tuttora a far parte del direttivo. Svolge frequentemente incarichi di curatore speciale del minore. E' iscritta negli elenchi dei difensori disponibili al patrocinio a spese dello Stato.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

RSS
Follow by Email
Facebook
Facebook
Google+
http://www.studiolegaleperchiazzi.it/blog/intervento-allviii-conferenza-nazionale-dellavvocatura/
Twitter
LinkedIn